Grafite, china e tempera. Segno dopo segno, il lieve tratto della matita si riempie di colore e diventa arte. A fare da tela fogli di carta pergamena. La mano, precisa e rigorosa, scorre veloce sul foglio e, di tanto in tanto, si ferma per pescare da una vecchia scatola di latta una gomma o un temperino e per cambiare matita o pennino.
Nascono così nello studio di Rino Pensa Pergamene a Roma le preziose opere artigianali calligrafe che racchiudono secoli di cultura. Ogni lettera è una storia ricca di gesti che si susseguono in un sapiente equilibrio tra tecnica, creatività ed eleganza.
Qualcuno potrebbe trovare strano parlare dell’arte della bella scrittura al giorno d’oggi, quando ci affidiamo costantemente a tastiere e touchscreen per scrivere i nostri messaggi, da quelli affettivi a quelli lavorativi. Ma in un’epoca digitale la manualità e il disegno della scrittura su carta assumono un significato diverso e un valore maggiore.
Qualsiasi cosa può essere scritta su carta, ma il suo valore raddoppia se viene scritta bene, in modo unico e originale.
In ambito grafico, il grande potenziale visivo della scrittura viene espresso da calligrafia e lettering.
Ma calligrafia e lettering sono la stessa cosa? Anche se in comune potrebbero avere gli stessi strumenti del mestiere, vi è comunque una differenza tra queste due tecniche.
La calligrafia è l’arte che insegna a tracciare elegantemente, con regole sicure, le varie forme delle scritture. – Treccani
La calligrafia nasce prima del lettering, prima ancora della nascita della stampa.
Segue l’evolversi della scrittura dei greci e dei romani, per poi svilupparsi con le tecniche miniate del Medioevo, fino ad arrivare ai grandi trattati di fine ‘400 e inizi ‘500. Nei secoli ha accompagnato codici, libri e volumi, decorandone le pagine con disegni e lettere miniate. Oggi quella stessa sapienza viene impiegata per impreziosire attestati e riconoscimenti istituzionali.
Il lettering invece si riferisce all’arte di creare le lettere. Non si tratta più di scrittura, ma di disegno vero e proprio: ogni lettera è unica, ed è espressione di una progettazione ad hoc del carattere che non corrisponde a parametri specifici, come invece avviene nella calligrafia.
Mentre nel lettering c’è uno studio profondo delle singole lettere, la calligrafia si occupa della scrittura e delle sue evoluzioni.
Ad entrambi dobbiamo comunque il merito di portare avanti una tecnica che, tra passato, presente e futuro, collega la riscoperta delle parole che da segno si fanno arte, fino a diventare testo o visual.